Legittimo il licenziamento del manager per i post su Facebook
Tempo di lettura: 2 minutiLegittimo il licenziamento del manager per i post su Facebook: quando la condotta è diffamatoria e lede il vincolo fiduciario lavorativo.
Tempo di lettura: 2 minutiLegittimo il licenziamento del manager per i post su Facebook: quando la condotta è diffamatoria e lede il vincolo fiduciario lavorativo.
Tempo di lettura: 2 minutiCon il dpcm 12 Ottobre 2021 sono state pubblicate le linee guida per l’effettuazione dei controlli del possesso del green pass sui luoghi di lavoro.
Tempo di lettura: 2 minutiLe prescrizioni contenute nei piani regolatori e nei regolamenti edilizi non sono derogabili dai privati, in quanto tutelano l’interesse generale a un prefigurato modello urbanistico.
Tempo di lettura: 2 minutiL’elevato tasso alcolemico non è sufficiente per la condanna nel caso in cui si tratti di un fatto episodico e senza conseguenze.
Tempo di lettura: 2 minutiQuando è possibile e d’interesse per la tutela dei diritti del minore la sua collocazione paritetica presso il padre e presso la madre, può ritenersi giustificata la previsione del suo mantenimento “in forma diretta” da parte di ciascun genitore.
Tempo di lettura: 3 minutiLa Cassazione chiarisce quali siano le circostanze in presenza delle quali possa essere ipotizzata la mala gestio nella gestione patrimoniale da parte dell’intermediario per i risultati negativi derivanti dallo scostamento dal benchmark prescelto dal cliente.
Tempo di lettura: 2 minutiLa pubblicazione sui social media di foto e video dei figli minorenni senza il consenso di entrambi i genitori integra un comportamento illecito.
Tempo di lettura: 2 minutiDal 15 Ottobre 2021 i datori di lavoro avranno l’onere di verificare il possesso e la validità del green pass di cui sono titolari i dipendenti e collaboratori.
Tempo di lettura: 3 minutiIl primo G7 dei Garanti Privacy, svoltosi in forma “virtuale” e con la partecipazione dei Garanti di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America, si è posto l’obiettivo di migliorare la cooperazione tra le Autorità di protezione dati delle più grandi economie del mondo al fine di promuovere la fiducia degli interessati nei liberi flussi internazionali di dati.
Tempo di lettura: 2 minutiLa Corte di Cassazione ha ritenuto che integri il reato di diffamazione la pubblicazione nello “stato” di Whatsapp di espressioni diffamatorie rivolte ad una persona specifica.