Novità in tema di mutamento di destinazione d’uso
Tempo di lettura: 2 minutiCon l’introduzione delle nuove categorie di destinazione urbanistica, vi sono nuovi criteri per valutare ciò che costituisce mutamento rilevante della destinazione d’uso.
Tempo di lettura: 2 minutiCon l’introduzione delle nuove categorie di destinazione urbanistica, vi sono nuovi criteri per valutare ciò che costituisce mutamento rilevante della destinazione d’uso.
Tempo di lettura: 2 minutiDiritto all’oblio: la deindicizzazione extra UE. Una recente ordinanza della Corte di cassazione ha offerto spunti innovati in materia ed esteso la tutela dei cittadini.…
Tempo di lettura: 3 minutiLa responsabilità dell’ente ex 231/2001 in caso di infortunio è stata oggetto di una recente sentenza della Corte di cassazione. La pronuncia ha offerto una…
Le azioni di recupero dei crediti si sviluppano, in genere, nell’ottenimento del titolo esecutivo; e, successivamente, nell’esecuzione forzata su mobili, immobili, crediti prezzo terzi. Gli…
Tempo di lettura: < 1 minutoDiffamazione a mezzo social media e furto di identità. Trattiamo nel seguito una interessante sentenza della Corte di cassazione, che “delimita” i confini entro cui…
Tempo di lettura: 3 minutiPer le “pertinenze” non opera un vincolo di necessaria contiguità fisica, mentre gli “accessori” necessitano del vincolo della funzionalità.
Tempo di lettura: 2 minutiIl figlio di genitori divorziati, che abbia ampiamente superato la maggiore età e non abbia reperito una occupazione lavorativa stabile, non può soddisfare l’esigenza a una vita dignitosa mediante l’attuazione mera dell’obbligo di mantenimento del genitore.
Tempo di lettura: 4 minutiUna interpretazione conforme della normativa interna impone di verificare se, nel caso concreto, il successivo e continuo invio mediante missioni del medesimo lavoratore possa condurre ad un abusivo ricorso all’istituto della somministrazione.
Tempo di lettura: < 1 minutoIl termine entro il quale l’imputato deve provvedere all’obbligo risarcitorio va fissato dal giudice in sentenza; ovvero, in mancanza, dal giudice dell’impugnazione o da quello della esecuzione.
Tempo di lettura: 2 minutiLa liquidazione del danno da tardiva diagnosi non può tradursi in una preventiva “tariffazione della persona”, essendo al riguardo da considerarsi aspetti personalistici che rendono necessariamente individuale e specifica la relativa quantificazione nel singolo caso concreto.