Il Piano genitoriale

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Nell’ambito dei procedimenti di separazione o divorzio con presenza di minori, la Riforma “Cartabia” ha introdotto la formulazione obbligatoria del piano genitoriale.
Vediamo di seguito di comprendere meglio di cosa si tratta.

Gli scopi del Piano genitoriale

Con l’introduzione obbligatoria del Piano genitoriale, il Legislatore si è proposto di adottare uno strumento che consenta l’organizzazione e la gestione della famiglia con figli minorenni a seguito della separazione o del divorzio.

Altro scopo del Piano è quello favorire gli interessi ed il benessere di ciascun figlio nonchè di garantirgli la continuità dei rapporti con entrambi i genitori.
Il Piano potrà divenire anche uno strumento utile per richiamare gli adulti, soprattutto in caso di separazioni o divorzi particolarmente “complessi”, al proprio ruolo di genitore.

I contenuti del Piano genitoriale

Il Piano genitoriale deve, tendenzialmente, dettagliare e disciplinare tutti gli aspetti della vita di ciascun figlio minorenne:

  • elencazione dei luoghi abitualmente frequentati
  • indicazione della scuola e del percorso educativo (presente e futuro)
  • attività extrascolastiche, sportive, culturali e formative
  • frequentazioni parentali e amicali
  • vacanze, festività e ricorrenze (compleanni, etc.).

Sebbene non rientri tra i requisiti “obbligatori” del piano, sarà importante che vi vengano previste anche le modalità ed i tempi di comunicazione tra i figli ed i genitori; con particolare riferimento al genitore non collocatario.
In tema, i genitori potranno inserire indicazioni sull’uso di smartphone, socials, etc. da parte dei figli minorenni.

Parimenti, potrà essere inserita nel piano la regolamentazione delle spese c.d. “extra” ed i riferimenti fiscali, che attualmente vengono regolamentati nei ricorsi o nei riferimenti ai protocolli adottati dai singoli Tribunali.

Salute e religione

Anche aspetti personalissimi, quali lo stato di salute dei figli ed il loro credo religioso, possono essere oggetto di previsioni particolari all’interno delle proposte di piano.

Ove necessario, dovranno essere dettagliate le condizioni di salute dei figli, con precisazione delle eventuali specifiche patologie, delle esigenze di cura e delle prassi da adottare in caso di urgenze mediche.
Eventualmente, insieme alla salute, potranno essere inseriti riferimenti a particolari regimi alimentari od alle diete seguite dai figli.

Più “sfumate” le indicazioni riguardanti le eventuali esigenze relative a credi religiosi ed ai loro culti, sebbene in determinate situazioni o contesti tali aspetti possano rivestire un ruolo significativo nelle relazioni tra genitori e figli.

Infine, ove presenti, dovranno trovare rilievo nel Piano anche le persone (differenti dai parenti) che si occupano stabilmente dei figli nonchè i nuovi partners dei genitori, in relazione ai quali va verificata la disponibilità dei minori a frequentarli.

Lo schema di Piano predisposto dal CNF

Il Consiglio Nazionale Forense, nella seduta amministrativa del 19 Maggio 2023, ha approvato la proposta di schema di piano genitoriale elaborato dalla Commissione per il Diritto di famiglia.

Lo schema vuole essere uno strumento da utilizzare in sede di redazione del progetto educativo dei figli, introdotto dalla Riforma Cartabia. Ne abbiamo parlato QUI.

Il Piano genitoriale e la realtà delle famiglie moderne

Nei primi commenti, gli interpreti non hanno nascosto le proprie perplessità in merito all’introduzione obbligatoria del Piano genitoriale.
Sebbene la loro redazione possa apparire come un semplice elenco di dati, la capacità dei genitori di “predire” il futuro dei figli potrebbe essere minima; e la concreta applicabilità futura dei Piani potrebbe essere complessa.
O, nel peggiore dei casi, rivelarsi inidonea od impossibile da realizzarsi, trascorsi soli pochi anni dalla loro redazione.

E’ probabile che si assisterà, in alcuni casi, alla produzione in giudizio di Piani genitoriali altamente strutturati; mentre, in altri, a piani generici e/o carenti sotto taluni profili.

A ciò si aggiunga che i meccanismi individuati dal Legislatore per apportare modifiche (vedi infra) ai Piani già adottati siano tali da far ritenere che lo strumento si rivelerà poco flessibile, se rapportato alle mutevoli esigenze proprie delle vite degli adolescenti.

La formulazione della proposta di Piano

Il Piano deve essere possibilmente redatto sulla base dell’accordo raggiunto da entrambi i genitori.

In caso di disaccordo, potrebbe essere utile la compilazione di un piano da parte di ciascun genitore e, successivamente, il loro confronto sulle eventuali divergenze.
Inoltre, il Giudice potrebbe invitare i coniugi a farsi assistere da un Coordinatore genitoriale, che li aiuti a dirimere determinati contrasti ed a mantenere il focus sul loro ruolo di genitori.
Va segnalato che, perdurando il disaccordo, in ragione dell’obbligatorietà del piano, sarà il Giudice formularlo ed applicarlo.

Le modifiche del Piano

Le modifiche ai Piani già approvati dovranno necessariamente essere effettuate in forma scritta e firmate da entrambi i genitori (ed ove previsto dai figli).
Dovranno poi essere depositate telematicamente nel fascicolo del procedimento e dovranno essere approvate dal Giudice.
Sino a tale approvazione, permarranno gli accordi vigenti.

Violazioni del Piano

I “rimedi” che il Giudice ha a disposizione per “imporre” ai genitori la corretta applicazione del Piano genitoriale sono ormai molteplici.
In caso di violazione, potranno trovare applicazione sanzioni pecuniarie; o provvedimenti più incisivi sulle potestà genitoriali.


Per approfondimenti od assistenza sugli argomenti trattati in questo articolo potete contattare l’avv. Andrea Spreafico.

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