Bonus edilizi e risarcimento dei danni

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Bonus edilizi e risarcimento dei danni: il Tribunale di Torino ha emesso una delle prime sentenze di merito con la quale sono stati trattati i temi dell’inadempimento dell’appaltatore e dei danni risarcibili.

Di seguito abbiamo approfondito tali tematiche.

I bonus edilizi

Nel corso degli ultimi anni, in Italia sono proliferati i bonus edilizi o, comunque, connessi all’edilizia.

L’elenco dei principali bonus è il seguente:

Ognuno dei bonus, oltre alla differente percentuale di detrazione applicabile, ha od aveva ulteriori specificità in ordine ai seguenti aspetti:

  • elenco degli interventi ammissibili
  • limiti di spesa
  • limiti temporali
  • soggetti che possono usufruirne
  • possibilità o meno di cessione del credito
  • possibilità o meno di sconto in fattura

Ne consegue che i soggetti coinvolti (progettisti, imprese appaltatrici, asseveratori, etc.) ed i contratti che regolano tra loro i rapporti possano essere caratterizzati da molteplici problematicità.

Il bonus facciate

Tra i diversi bonus sopra elencati, il bonus facciate era un’agevolazione fiscale che consisteva nella detrazione del 90% delle spese effettuate per il rifacimento della facciata esterna sostenute nel corso degli anni 2020 e 2021 (scesa poi al 60% per le spese sostenute nel corso del 2022).

Il bonus aveva ad oggetto le opere di ristrutturazione edile e di restauro delle facciate.

Erano agevolabili, infatti, anche gli interventi di pulitura o di tinteggiatura della facciata esterna; i lavori ornamentali e dei fregi su balconi.

Il bonus non comprendeva gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio.

Il bonus non prevedeva un tetto massimo di spesa.

La scadenza del bonus facciate era fissata al 31 Dicembre 2022.

Il fatto

La sentenza del Tribunale di Torino in esame ha ad oggetto un caso di inadempimento nell’ambito di un contratto di appalto di opere di rifacimento delle facciate di un Condominio.

Il Condominio in questione ha citato in giudizio avanti il Tribunale di Torino l’impresa edile alla quale aveva affidato le opere di rifacimento della facciata, nell’ambito del c.d. “bonus facciate“, lamentando che i lavori appaltati non sarebbero mai stati iniziati nonostante il pagamento dell’acconto previsto nel contratto e le altre spese sostenute.

Secondo il contratto d’appalto, il Condominio avrebbe dovuto ottenere la detrazione del 90% delle spese sostenute tramite sconto in fattura.

Il Condominio ha esercitato il proprio diritto di recesso dal contratto d’appalto, che conseguentemente si è risolto per inadempimento dell’appaltatore, ed ha poi chiesto al Tribunale la condanna dell’impresa edile alla restituzione delle somme versate a titolo di acconto per i lavori, nonché il risarcimento dei danni.

La sentenza del Tribunale di Torino

Il Tribunale di Torino ha accolto integralmente le domande proposte dal Condominio.

In particolare, accertato l’inadempimento dell’impresa appaltatrice, il Tribunale l’ha condannata:

  • al rimborso delle spese per la stesura del computo metrico
  • alla restituzione degli acconti versati dal Condominio
  • al rimborso delle spese sostenute per l’asseverazione
  • al pagamento delle penali previste nel contratto d’appalto
  • alla refusione delle spese legali.
Il contenzioso in materia di bonus edilizi

Con l’approssimarsi dei termini di scadenza dei principali bonus edilizi è in aumento il contenzioso, con particolare riguardo a quello stragiudiziale.

E’ comunque prevedibile che, nei prossimi mesi, si assisterà ad un significativo aumento del contenzioso giudiziale, con riferimento proprio agli inadempimenti (totali o parziali) degli appaltatori, come quello trattato nella sentenza del Tribunale di Torino.

Anche il Tribunale di Roma ha recentemente emesso una sentenza, con la quale ha indicato che, in caso di inadempimento da parte dell’appaltatore, la quota risarcibile possa essere individuata in via equitativa nel 70% del bonus astrattamente riconoscibile.


Per approfondire l’argomento, potete leggere il testo integrale della sentenza del Tribunale di Torino QUI → e della sentenza del Tribunale di Roma QUI →

Per la relativa consulenza od assistenza, potete contattare l’avv. Andrea Spreafico.

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