Continua la guerra tra Tik Tok ed il Garante privacy

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Continua la guerra tra TikTok ed il Garante della privacy.

Benchè in seguito ai provvedimenti adottati dal Garante nello scorso mese di gennaio i gestori dell’applicazione cinese Tik Tok abbiano adottato nuove misure per impedire l’accesso alla piattaforma degli utenti più piccoli, la guerra non è finita.
Anzi!

La protezione dei più piccoli

L’accesso ad internet di utenti sempre più giovani e la difficoltà di controllare i contenuti ai quali possono liberamente accedere sta comportando l’insorgenza di problematiche sempre nuove e, spesso, di difficile gestione.
La guerra tra Tik Tok ed il Garante della privacy riguarda infatti uno dei temi più complessi e delicati da gestire: la tutela dei dati e della riservatezza dei minori.
In particolar modo, degli infratredicenni.

I teenager

La prima particolarità di questa vicenda è legata proprio all’età degli interessati dall’intervento del Garante: gli infratredicenni.
Malgrado infatti in Italia gli infraquattordicenni siano per legge presunti “incapaci” (di assumere obbligazioni – per un approfondimento potete leggere QUI →), l’attenzione è stata rivolta esclusivamente ai bambini d’età inferiore ai 13 anni: ossia a coloro che non sono ancora divenuti “teenager“.
Ciò per la scelta (opinabile) di far riferimento anche nel caso dei bambini italiani utenti di Tik Tok alle normative di stampo anglosassose. Queste ultime fissano appunto nei 13 anni l’età minima per esprimere consensensi e sottoscrivere contratti.

I numeri e le azioni di Tik Tok

Tik Tok non è rimasta inerme di fronte al primo intervento del Garante ed al concreto rischio di vedersi impedire l’accesso all’applicazione dall’Italia.
Tra Febbraio ed Aprile del corrente anno ha infatti richiesto a più di 12 milioni e mezzo di utenti italiani di confermare di avere più di 13 anni. Ed ha rimosso oltre 500 mila utenti perché ritenuti infratredicenni.

Se i numeri permettono di rendersi conto della diffusione dell’applicazione e dei rischi derivanti dal suo uso da parte dei bambini, le modalità di controllo scelte da Tik Tok sono state ritenute insufficienti dal Garante.

Le richieste del Garante.

Con un recente provvedimento, il Garante ha pertanto chiesto ai gestori dell’applicazione made in Cina di mettere in campo una serie di ulteriori interventi.

In particolare, per impedire agli infratredicenni l’uso della piattaforma, il Garante ha chiesto che Tik Tok si impegni a:

  • garantire la cancellazione, entro 48 ore, degli account segnalati e che risultino intestati a utenti al di sotto dei 13 anni di età;
  • rafforzare i meccanismi di blocco dei dispositivi utilizzati dagli utenti infratredicenni per provare a accedere alla piattaforma;
  • studiare e elaborare soluzioni, anche basate sull’intelligenza artificiale, che consentano di minimizzare il rischio che gli infratredicenni utilizzino la piattaforma;
  • lanciare nuove iniziative di comunicazione, sia in app che attraverso radio e giornali, allo scopo di educare a un uso consapevole e sicuro della piattaforma;
  • ricordare che la piattaforma non è adatta a un pubblico di infratredicenni;
  • studiare e elaborare una nuova informativa realizzata con linguaggio semplice e dedicata agli utenti minorenni;
  • condividere con il Garante, dati e informazioni relative all’efficacia delle diverse misure adottate.

Il Garante ha anticipato che vigilerà sull’adempimento da parte di Tik Tok degli impegni assunti; e proseguirà nella sua attività di indagine e verifica nell’ambito dei procedimenti già avviati nei confronti della piattaforma.


Per saperne di più, è possibile consultare il testo del comunicato →

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