La recente pubblicazione del rapporto di Confindustria sulla Intelligenza Artificiale nel sistema produttivo italiano ci offre l’occasione per trattare questo tema di interesse sempre più diffuso.
Considerazioni preliminari
Per parlare di Intelligenza Artificiale nel sistema produttivo italiano occorre comprendere quali siano la realtà e le esigenze delle nostre imprese.
E’ infatti fondamentale che l’adozione di applicazioni di IA sia preceduto da una analisi del patrimonio di dati a disposizione dell’impresa, con i quali poter alimentare i modelli di IA.
Il problema principale è la mancanza di conoscenza da parte delle imprese della quantità e della qualità dei dati generati dalle loro funzioni aziendali e nelle relazioni con fornitori e clienti.
E’ inoltre decisivo che l’impresa comprenda come utilizzare i risultati dell’applicazione dei modelli di intelligenza artificiale e con quali finalità.
In genere, i principali ambiti di applicazione a livello imprenditoriale sono i seguenti:
- sviluppo di nuovi prodotti o servizi
- miglioramento del rapporto con la clientela
- gestione dei rapporti con i fornitori
- riduzione dei costi di produzione
- maggiore efficacia delle politiche di marketing
- gestione delle risorse umane.
La diffusione dei sistemi di Intelligenza Artificiale nel sistema produttivo italiano
Fatte queste considerazioni preliminari, è possibile analizzare i contenuti di dettaglio offerti dal report di Confindustria.
L’analisi dei dati ha permesso di comprendere che l’adozione dell’intelligenza artificiale nei sistemi produttivi italiani non abbia seguito un percorso lineare.
L’adozione dell’intelligenza artificiale in Italia sta sperimentando progressi apprezzabili ancorché limitati e connotati da disomogeneità tra settori, territori e classi dimensionali.
Dopo un iniziale buon incremento della diffusione dell’Intelligenza Artificiale nel sistema produttivo italiano registrato nel 2021, si è assistito con sorpresa ad un lieve declino nel corso del 2023.
Con il 2024 si sono poi avuti incoraggianti segnali di ripresa.
Secondo i dati ISTAT (report “Imprese e ICT 2024”), nel 2021 il 6,2% delle imprese italiane con almeno dieci addetti dichiarava di utilizzare software o sistemi basati su IA per almeno una finalità aziendale su un totale di sette.
Tuttavia, nel 2023, questa quota è scesa al 5%, evidenziando una fase di rallentamento nell’adozione.
Il calo è attribuibile a diversi fattori:
- i costi di implementazione
- la carenza di competenze specializzate
- la complessità ed incertezza normativa.
I dati più recenti del 2024 mostrano invece una ripresa nell’utilizzo dell’IA.
In media, l’8,2% delle imprese ha dichiarato di impiegare almeno una tecnologia IA.
Il settore telecomunicazioni è tra quelli con la maggiore diffusione di IA, con il 27,6% delle imprese che la impiega in almeno un processo aziendale.
Il comparto della fabbricazione di apparecchiature elettroniche mostra una penetrazione molto più elevata, pari al 15,7%.
A seguire troviamo le attività manifatturiere (8%) e quelle dei servizi non finanziari (9%).
Le industrie tessili e della moda registrano un utilizzo dell’IA del 4,6% per almeno una finalità.
Nel confronto europeo, il nostro Paese continua però a figurare nelle posizioni di retroguardia.
Gli sviluppi futuri
Il report sulla Intelligenza Artificiale nel sistema produttivo italiano offre anche interessanti spunti per comprendere quale possano essere gli sviluppi futuri.
Nonostante sia certo un grande potenziale di crescita, occorre rilevare che la gran parte del lavoro per promuovere la diffusione dell’IA presso le imprese italiane debba ancora essere affrontato.
Grande attenzione dovrà essere posta al mondo delle PMI: dove solo l’1,4% delle imprese con meno di 50 addetti ha implementato tecnologie IA.
In un contesto in cui (dati del 2022) le PMI rappresentano il 99,3% delle imprese attive totali, l’obiettivo di diffondere l’IA nelle PMI rappresenta per Confindustria e per il nostri Sistema una priorità.
E’ indiscutibile l’apporto che l’IA possa fornire ai processi di Ricerca & Sviluppo.
Ma pure all’innovazione, ai processi amministrativi, al marketing ed alle vendite.
I dati analizzati parrebbero invece ridimensionare la portata dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito dei processi di produzione, nella logistica, nella sicurezza ICT e nella contabilità e controllo.
I principali problemi da affrontare e risolvere
L’indagine Istat ha permesso di individuare i principali problemi da affrontare e risolvere perchè l’Intelligenza Artificiale si diffonda nel sistema produttivo italiano.
Le principali barriere ad una più intensa adozione dell’IA sono legate ai seguenti fattori:
- costi elevati
- mancanza di competenze digitali adeguate.
Potete leggere il testo integrale del report QUI →
Per la relativa consulenza od assistenza nell’ambito degli argomenti trattati in questo articolo, potete contattare l’avv. Andrea Spreafico.
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