Covid e contratti: ecco come comportarsi (secondo la Corte di cassazione)

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L’emergenza sanitaria e le conseguenti normative emergenziali hanno determinato l’insorgenza di una serie di problematiche nell’interpretazione e nel rispetto delle obbligazioni nascenti dai contratti.
Nella maggioranza dei casi, i testi dei contratti non prevedono simili evenienze nella regolazione dei rapporti tra le parti e, conseguentemente, sulla loro interpretazione e sulle norme applicabili sono sorti molti dubbi già nel corso del primo periodo di lockdown; ed altrettanto numerosi sono i quesiti che le parti contraenti si sono poste ed ancor oggi continuano a porsi, in un quadro solo parzialmente mutato.

Dal mese di marzo scorso, pertanto, gli Avvocati del nostro Studio hanno fornito consulenze ai propri Assistiti, nell’ottica di chiarire loro gli effetti derivanti dall’applicazione delle disposizioni di legge introdotte dalla normativa “emergenziale” e di suggerire una (o più d’una) possibile risoluzione delle singole problematiche, che potesse consentire la prosecuzione del rapporto ed evitare l’insorgenza di contenziosi giudiziari.

In tale quadro e sempre nell’ottica di fornire un servizio utile ai lettori del nostro sito, riteniamo opportuno segnalare la “Relazione tematica” che l’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione aveva redatto e pubblicato con il duplice scopo di cercare di chiarire – in via generale – gli ambiti normativi e giurisprudenziali di riferimento nonchè di prevenire – per quanto possibile – l’insorgenza di un numero certamente cospicuo di liti nell’arco di un periodo (che, all’epoca della pubblicazione, si stimava) breve.

La diffusione della relazione ci offre lo spunto per fornire alcuni suggerimenti di massima; riservando poi – per le ragioni illustrate nel proseguo – ad un approfondimento più puntuale gli eventuali pareri che dovessero venire richiesti al nostro Studio.


Ciò che occorre comprendere è che il principio cardine in materia contrattuale (cd. sinallagma) sia il rapporto tra le prestazioni dei contraenti, anche in considerazione delle loro finalità di scambio e del loro rispettivo valore economico, e l’equilibrio che le parti originariamente hanno inteso realizzare.
Pertanto, nell’opera di esegesi demandata agli “interpreti” (Avvocati e Magistrati) la prima indagine da svolgere è quella attinente l’individuazione dell’originario equilibrio voluto dalle parti; poi, di quello successivamente venutosi a creare in conseguenza degli effetti indotti dalla pandemia e dall’applicazione delle varie normative emanate dal Governo nonchè in conseguenza dei comportamenti tenuti dalle parti.
Queste attività consentono di poter effettuare una disamina corretta e completa della singola fattispecie.

Ciò fatto, il lavoro avrà quale sua principale finalità quella di individuare quale possa essere il nuovo equilibrio tra le prestazioni dei contraenti e valutare in che termini sia interesse del Cliente ottenere la “riduzione a equità” del contratto (divenuto) squilibrato.

Seguirà quindi la fase della trattativa, nel corso della quale le parti contraenti saranno tenute a trattare tra loro in buona fede, proponendosi alternativamente:

1) il raggiungimento di un accordo che consenta il riequilibrio del rapporto contrattuale e la sua prosecuzione;
2) lo scioglimento del rapporto contrattuale, ove ciò risulti ad entrambi più conveniente.

E’ di tutta evidenza che l’analisi dell’interprete debba riguardare, in concreto, ogni singolo contratto in ragione delle specificità che lo caratterizzano e della particolarità degli effetti che le normative introdotte nel corso degli ultimi 12 mesi possono determinare sugli equilibri di tutte o di alcune delle obbligazioni assunte dalle parti.

Per tali motivi, nell’attuale assetto normativo, pur in considerazione delle previsioni generali dell’ordinamento in tema di contratti, non è possibile individuare una soluzione univoca che possa ritenersi adeguata per qualsiasi rapporto contrattuale.
Occorrerà invece compiere un’analisi approfondita della fattispecie per poter giungere a proporre ai Clienti soluzioni specifiche, che individuino sia gli effetti delle norme applicabili a ciascun rapporto contrattuale sia gli effetti dei comportamenti tenuti dalle parti e che considerino le eventualmente mutate volontà dei contraenti.


Puoi leggere la versione integrale del testo della relazione tematica QUI →

Per apprfondire queste problematiche ovvero richiedere un parere in merito ad uno o più contratti, è possibile fissare un appuntamento (anche in videoconferenza) contattando la segreteria del nostro Studio Legale (tel. +39 0341 363494 o e-mail segreteria@studiolegalespreafico.com) ovvero formulando direttamente il quesito tramite gli strumenti offerti dal nostro sito.

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