La Corte Costituzionale tuona sulle inefficienze della sanità regionale nel corso della riunione straordinaria tenutasi lo scorso 13 Maggio.
Presenti anche il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio dei Ministri.
E’ necessario un esercizio forte, da parte dello Stato
“La peculiarità implicita in un servizio nazionale, ma a gestione regionale, può essere risolta solo con un esercizio forte, da parte dello Stato, del potere di coordinamento e di correzione delle inefficienze delle regionali”.
Con queste parole apre il comunicato stampa emesso da Palazzo dei Marescialli.
E nella Relazione annuale i passaggi cardine sono dello stesso tenore: “Un esercizio inadeguato di questo potere non solo comporta rischi di disomogeneità ma può ledere gli stessi livelli essenziali delle prestazioni“.
“Nella sanità, in particolare, si sono manifestate le maggiori difficoltà, causate, da una parte, dai consistenti tagli dei finanziamenti statali e, dall’altra, da una gestione non sempre soddisfacente delle pur ingenti risorse“.
L’equilibrio tra competenze esclusive dello Stato e delle Regioni
Il tema principale è proprio quello riguardante la corretta delimitazione di poteri e prerogative di competenza rispettivamente statale e regionale.
Occorre quindi ricercare un equilibrio migliore, finalizzato a mantenere livelli di qualità ed unitarietà di azione su tutto il territorio nazionale.
In chiusura, la Corte osserva che “Questo problema di fondo si è riproposto anche nel contesto attuale, pure caratterizzato dalla competenza esclusiva dello Stato in materia di profilassi internazionale, come la Corte ha chiarito nella recente sentenza n. 37 del 2021. Una competenza che avrebbe dovuto garantire quella unitarietà di azione e di disciplina che la dimensione nazionale delle emergenze imponeva e tutt’ora impone“.
Vedremo se nei mesi venturi, che saranno ancora caratterizzati dalla pandemia, il Governo eserciterà con più forza le proprie prerogative istituzionali in tema di sanità; ovvero se perseguirà nella linea prudente sino ad ora adottata.
Leggi il testo del comunicato → ovvero, per un ulteriore approfondimento, il testo della relazione annuale →