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Il green pass sarà obbligatorio per lavorare: questa è la decisione del Governo Draghi.
In attesa della pubblicazione del decreto legge, abbiamo analizzato il testo rilasciato dal Consiglio dei Ministri e, di seguito, ne elenchiamo le principali novità.
Validità del green pass
Per le persone che hanno completato il ciclo vaccinale il green pass sarà valido un anno a far tempo dalla data dell’ultima somministrazione.
Esenzione dal green pass
Il green pass non sarà obligatorio per i cittadini con disabilità od in condizione di fragilità che non possono effettuare la vaccinazione nonché per i soggetti esenti (muniti di certificato medico).
Per questi soggetti è stato previsto uno stanziamento al fine di permettere loro di effettuare i tamponi gratuitamente.
Obbligo di green pass al lavoro
L’obbligo di dotarsi di green pass per lavorare è probabilmente la novità più – discussa e – rilevante introdotta dal Governo.
Dal 15 Ottobre prossimo, il green pass sarà infatti obbligatorio per poter accedere a tutti i luoghi di lavoro; sia pubblici che privati.
L’obbligo scatterà nelle fabbriche, negli uffici, negli studi professionali; e pure nelle case, per colf, badanti e babysitters.
Il green pass diventerà obbligatorio anche per coloro che svolgono, a qualsiasi titolo e pure con contratti esterni, attività di formazione.
Non sfuggiranno all’obbligo nemmeno coloro che fanno volontariato.
E non saranno previste categorie di lavoratori e volontari esentati dall’obbligo del green pass; fatta eccezione per i soggetti esenti (nei termini sopra precisati).
Obblighi dei datori di lavoro
Nel settore pubblico ed in quello privato, saranno i datori di lavoro a dover assicurare il rispetto delle prescrizioni inerenti il green pass.
I datori potranno chiedere ai dipendenti l’esibizione del certificato; e potranno svolgere controlli a campione.
Le modalità con le quali dovranno essere svolti tali accertamenti sono in via di definizione.
Cosa succede ai dipendenti sprovvisti di green pass?
Il decreto legge non prevede conseguenze disciplinari per i dipendenti che non siano titolari di valido green pass.
Ed, in ogni caso, manterranno il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
Il datore di lavoro potrà però impedire l’accesso al luogo di lavoro e sospendere la retribuzione ai dipendenti che:
- abbiano comunicato di non essere titolari di green pass
- siano risultati privi di green pass al momento dell’accesso al luogo di lavoro
- non siano titolari di valido green pass all’atto di un controllo a campione.
In tali casi, i dipendenti riacquisteranno il diritto ad accedere al luogo di lavoro ed alla retribuzione non appena avranno presentato un valido green pass al datore di lavoro.
Sino a quando sarà obbligatorio il green pass sul luogo di lavoro?
Al momento, l’obbligo è previsto per il periodo compreso tra il 15 Ottobre ed il 31 Dicembre 2021.
Occorre però rilevare che quest’ultima data coincida con il termine del periodo di emergenza attualmente previsto dalla normativa nazionale.
E’ pertanto possibile che, in conseguenza della (altamente probabile) proroga del periodo di emergenza, verrà prorogato anche l’obbligo di avere il green pass per poter lavorare.
In attesa della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, potete leggere il testo del decreto legge QUI →