End of waste: carta e cartone non sono più considerati “rifiuti”

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E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ed entra in vigore oggi, 24 Febbraio 2021, il “Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto da carta e cartone“, approvato con il decreto 22 settembre 2020 n. 188 firmato dal Ministro dell’ambiente Costa.

Il regolamento stabilisce modalità e criteri in applicazione dei quali i materiali derivanti dal trattamento di carta e cartone cessano di essere rifiuti e possono essere utilizzati per altri scopi, consentendone la reintroduzione sul mercato ed permettendo loro di competere con le materie prime vergini. Ciò consentirà una riduzione del consumo delle risorse naturali e delle materie prime, oltre alla riduzione del quantitativo di rifiuti da destinare allo smaltimento.

Si tratta di un passaggio importante sotto il profilo dell’uniformità e l’adeguamento alla norma tecnica UNI (la UNI EN 643), norma europea che definisce le qualità di carta e cartone da utilizzare come materia prima nei settori industriali e produttivi.
Per la filiera cartaria è un fattore fondamentale, perché da tempo attendeva i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto.

Il regolamento per l’End of Waste di carta e cartone si suddivide in 7 articoli (che definiscono gli ambiti di applicazione, i criteri ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto, gli scopi specifici di utilizzabilità) e 3 allegati:

– l’allegato 1 reca i criteri generali ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto, con esplicito riferimento alla norma UNI EN 643.

– l’allegato 2 individua gli scopi specifici per cui sono utilizzabili la carta e cartone recuperati.

– l’allegato 3 riporta il modello della dichiarazione di conformità (DDC), redatta sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che reca l’anagrafica del produttore e le dichiarazioni del produttore sulle caratteristiche della carta e cartone recuperati.


Vai al testo del decreto →

Per la relativa consulenza od assistenza, potete contattare l’avv. Andrea Spreafico.

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